Garcinia mangostana L.

(Da: fr.wikipedia.org)
Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)
Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)
Ordine: Sapindales Juss. ex Bercht. & Presl J. (1820)
Famiglia: Anacardiaceae R. Br., 1818
Genere: Garcinia L.
Italiano: Mangostano
English: Mangosteen
Français: Mangoustan, Mangoustanier
Deutsch: Mangostane
Español: Mangostino, Mangostán, Jobo de la India
Descrizione
L'albero cresce fino a un'altezza massima compresa fra 7 e 25 metri e ha una corteccia marrone scuro tendente al nero. Il frutto, commestibile, è di forma tondeggiante, con un diametro di circa 5–7 cm, non richiede necessariamente fecondazione (matura anche partenocarpicamente) e in questo caso non ha seme; quando è acerbo ha un colore verde chiaro, poi la buccia (pericarpo) del frutto assume un colore viola profondo in epoca di maturazione. Da un punto di vista botanico la polpa è un arillo (polpa staccata dalla buccia e aderente al seme) che è suddiviso in 4-8 lobi o spicchi commestibili, fragranti e cremosi, di colore bianco latteo, dal vago sapore di pesca e litchi. Nei due mesi successivi la formazione il frutto a mano a mano che scurisce aumenta le sue dimensioni, il pericarpo rimane relativamente duro per tutta la fase di maturazione. La membrana sottostante la buccia, che avvolge l'arillo e il seme, contiene acidi polifenolici, tra cui il tannino e lo xantone che assicurano una certa astringenza che scoraggia eventuali infestazioni di insetti e infezioni di funghi, virus vegetali e batteri, previene inoltre la predazione degli animali. Il cambio di colore da verde pallido a viola scuro e il contemporaneo leggero ammorbidimento del pericarpo fanno parte del naturale processo di maturazione e indicano che il frutto ha concluso il suo sviluppo e può essere consumato. Non è più commestibile quando si presenta con buccia dura e secca e con il peduncolo e il calice ossidati. Per gustarlo s'incide con un coltello tutta la circonferenza e si divide il frutto a metà, estraendone poi gli spicchi contenuti. Il succo di mangostano viene commercializzato in Italia dal 2009 dalla Xango Italy, che ha subito critiche poiché utilizzava un metodo di vendita a struttura piramidale, meglio conosciuto come multi-level marketing, e poiché sfruttava una pubblicità ingannevole, presentando il succo di mangostano come una bevanda dalle caratteristiche salutistiche, con effetti benefici in relazione a numerose patologie; il succo veniva pubblicizzato infatti come «toccasana per prevenire e curare patologie cardiache, diabete, cancro, malattie della pelle, morbo di Parkinson e Alzheimer». La rivista Altroconsumo ha sottolineato che non esistono studi che dimostrino le capacità terapeutiche vantate da questo prodotto e che la controllante Xango che distribuisce negli USA il succo fosse già stata ammonita nel 2006 dalla Food and Drug Administration proprio perché lo distribuisce e lo pubblicizza come se fosse un medicinale, contravvenendo alle norme americane in materia. La rivista italiana ha quindi presentato all'Autorità garante della concorrenza e del mercato una denuncia per pubblicità ingannevole e per pratica commerciale scorretta contro il prodotto in questione. Il 3 gennaio 2011 l'Antitrust, su denuncia della rivista, del Ministero della Salute e delle associazioni di consumatori Codacons, Adusbef, e Federsalus,ha bloccato la Xango Italy per sei mesi e le ha inflitto una sanzione di 250 000 euro per pratica commerciale scorretta. In seguito, il 9 gennaio 2012 la stessa autorità ha inflitto alla societa un'ulteriore multa di 50 000 euro per inottemperanza alla precedente delibera, pur riconoscendo che da ottobre 2011 siano stati eliminati i problemi relativi al marketing piramidale.
Diffusione
Originaria delle Isole della Sonda e dell'Arcipelago delle Molucche. La storia della pianta è alquanto travagliata, con diversi tentativi di esportazione. La sua zona di origine, come già detto, è individuabile nella zona delle isole della Sonda e dell'arcipelago delle Molucche, anche se al giorno d'oggi piante selvatiche sono presenti solo nelle foreste di Kemaman in Malaysia.
Sinonimi
= Mangostana garcinia Gaertn., 1791.
Bibliografia
Garcinia mangostana, su The Plant List. URL consultato il 9 giugno 2014.
http://www.mangostan-institut.com/pdf/07-12-19_MANGOSTAN-Studien-Referenzen-Literatur.pdf.
Bollettino settimanale. Anno XX - n. 49, Autorità garante della concorrenza e del mercato, 3 gennaio 2011, 211-216. URL consultato il 14 maggio 2012.
Mangostano: nuova multa dall'Antitrust, Altroconsumo, 10 gennaio 2012. URL consultato il 15 maggio 2012.
Alla larga da Xango, succo di mangostano, Altroconsumo, 10 settembre 2010. URL consultato il 15 maggio 2012.
Xango LLC, Intl 20-Sep-06
Bollettino settimanale. Anno XXI - n. 51, Autorità garante della concorrenza e del mercato, 9 gennaio 2012, 73-77. URL consultato il 14 maggio 2012.
Obolskiy D, Pischel I, Siriwatanametanon N, Heinrich M, Garcinia mangostana L.: a phytochemical and pharmacological review, in Phytother Res, vol. 23, nº 8, 2009, pp. 1047–65, DOI:10.1002/ptr.2730, PMID 19172667.
Yoshimura M, Ninomiya K, Tagashira Y, Maejima K, Yoshida T, Amakura Y, Polyphenolic Constituents of the Pericarp of Mangosteen (Garcinia mangostana L.), in J. Agric. Food Chem., vol. 63, nº 35, 2015, pp. 7670–4, DOI:10.1021/acs.jafc.5b01771, PMID 26023815.
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Data: 04/06/1962
Emissione: Frutti cambogiani Stato: Kingdom of Cambodia |
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Data: 16/10/2017
Emissione: Frutti Stato: Indonesia |
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Data: 20/12/1961
Emissione: Giornata sociale Stato: Indonesia |
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